E' stato studiato l'Acido Linoleico dietetico e le concentrazioni plasmatiche in relazione al rischio di diabete di tipo 2 nei pazienti dopo infarto miocardico.
La ricerca ha riguardato 3.257 pazienti, inclusi nella coorte Alpha Omega, di età compresa tra 60 e 80 anni ( 80% maschi ), con un tempo mediano dall'infarto miocardico di 3.5 anni, e inizialmente con assenza di diabete mellito di tipo 2.
Al basale ( 2002-2006 ), la concentrazione plasmatica di Acido Linoleico è stata misurata in colesteril esteri, e l'Acido Linoleico dietetico è stato stimato mediante un questionario di frequenza alimentare di 203-item.
Il bilancio energetico dell'Acido Linoleico circolante e dell'Acido Linoleico introdotto tramite la dieta è stato rispettivamente pari al 50.1% e al 5.9%.
Le concentrazioni di Acido Linoleico e l'Acido Linoleico dietetico erano debolmente correlati ( r di Spearman = 0.13, P inferiore a 0.001 ).
Durante un follow-up mediano di 41 mesi, 171 pazienti hanno sviluppato diabete di tipo 2.
L'Acido Linoleico plasmatico è risultato inversamente associato al rischio di diabete di tipo 2 ( quintile [ Q ] 5 versus Q1: 0.44 [ 0.26, 0.75 ]; per 5%: 0.73 [ 0.62, 0.86 ] ).
La sostituzione di Acido Linoleico dietetico con acidi grassi saturi ( SFA ) più acidi grassi trans ( TFA ) non ha mostrato alcuna associazione con il rischio di diabete di tipo 2 ( Q5 vs Q1: 0.78 [ 0.36, 1.72 ]; per 5% di energia: 1.18 [ 0.59, 2.35 ].
L'aggiustamento per i marcatori della lipogenesi de novo ha attenuato le associazioni plasmatiche di Acido Linoleico.
In conclusione, nella coorte di pazienti post-infartuati, l'Acido Linoleico plasmatico è risultato inversamente correlato al rischio di diabete mellito di tipo 2, mentre non c'era correlazione con l'Acido Linoleico dietetico. ( Xagena2020 )
Pertiwi K et al, Diabetes Care 2020; 43: 358-365
Cardio2020 Endo2020 Farma2020