Il fumo di sigaretta è un noto fattore predittivo di diabete mellito di tipo 2, ma gli effetti della cessazione del fumo sul rischio di diabete sono sconosciuti.
È stato svolto uno studio prospettico di coorte basato sui dati forniti dallo studio ARIC ( Atherosclerosis Risk in Communities ) per verificare l'ipotesi che l’astensione dal fumo aumenti il rischio di diabete a breve termine, forse a causa di un aumento di peso correlato alla cessazione del fumo.
Sono stati coinvolti nello studio 10.892 pazienti adulti di mezza età, che inizialmente non soffrivano di diabete tra il 1987 e il 1989.
Durante i 9 anni di follow-up, 1.254 adulti hanno sviluppato diabete mellito di tipo 2.
Rispetto agli adulti che non hanno mai fumato, l’hazard ratio ( HR ) aggiustato per il diabete incidente nel più alto terzile di pacchetti di sigarette all’anno è stato pari a 1.42.
Nei primi 3 anni di follow-up, 380 adulti hanno smesso di fumare.
Dopo aggiustamento per età, razza, sesso, istruzione, adiposità, attività fisica, livelli di lipidi, pressione arteriosa, e Centro per lo studio ARIC, rispetto agli adulti che non hanno mai fumato, i rapporti di rischio di diabete tra ex-fumatori, nuovi ex-fumatori e attuali fumatori erano, rispettivamente, 1.22, 1.73 e 1.31.
Un'ulteriore aggiustamento per il cambiamento di peso e la conta leucocitaria ha attenuato notevolmente questi rischi.
In un'analisi di rischio a lungo termine dopo la cessazione del fumo, il rischio più elevato si è verificato nei primi 3 anni ( HR=1.91 ), poi gradualmente è sceso a 0 a 12 anni.
In conclusione, il fumo di sigaretta è stato in grado di predire il diabete di tipo 2 incidente, ma la cessazione del fumo ha portato ad un maggiore rischio di diabete a breve termine. Per i fumatori a rischio di diabete, la cessazione del fumo dovrebbe essere accompagnata da strategie di prevenzione e diagnosi precoce del diabete. ( Xagena2010 )
Yeh H-C et al, Ann Intern Med 2010; 152: 10-17
Endo2010 Psyche2010