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Impatto dei farmaci antidiabetici orali sullo sviluppo della malattia renale cronica


Poco si sa circa gli effetti comparativi dei comuni farmaci antidiabetici orali ( Metformina, sulfoniluree, tiazolidinedioni ) sugli esiti di malattia renale cronica nei pazienti con nuova diagnosi di diabete mellito di tipo 2.

Le cartelle cliniche elettroniche sono state utilizzate per valutare la relazione tra l'impiego di classi di antidiabetici orali e la proteinuria incidente e la prevenzione del declino della velocità di filtrazione glomerulare.

È stato condotto uno studio retrospettivo di coorte su casi di diabete di tipo 2 di nuova diagnosi richiedenti l’impiego di farmaci antidiabetici orali, documentati dalle cartelle cliniche elettroniche di due reti di assistenza primaria tra il 1998 e il 2009.

Gli esiti di malattia renale cronica erano rappresentati da proteinuria di nuova insorgenza e velocità di filtrazione glomerulare stimata ( eGFR ) al di sotto di 60 ml/min/1.73 m2.

Lo studio ha riguardato 798 pazienti per l’analisi della proteinuria e 977 pazienti per l’analisi di eGFR.

Con Metformina come gruppo di riferimento, l’esposizione alle sulfoniluree ha mostrato una tendenza verso l'associazione con un aumentato rischio di sviluppo di proteinuria ( hazard ratio aggiustato, aHR=1.27 ); il rischio di proteinuria associato all'esposizione ai tiazolidinedioni è stato simile a quello della Metformina ( aHR=1 ).

Rispetto alla Metformina, l’esposizione alla sulfonilurea è risultata associata a un aumentato rischio di riduzione della velocità di filtrazione glomerulare stimata inferiore a 60 ml/min/1.73 m2 ( aHR=1.41 ).

L’esposizione ai tiazolidinedioni ( aHR=1.04; ) non è stata associata a variazioni nel rischio di declino di eGFR.

In una popolazione di cure primarie, la Metformina è apparsa diminuire il rischio di sviluppo di malattia renale cronica rispetto alle sulfoniluree; i rischi di sviluppo di nefropatia cronica con Metformina e i tiazolidinedioni ( anche noti come glitazoni ) sono risultati simili. ( Xagena2013 )

Masica AL et al, Pharmacoepidemiology and Drug Safety 2013; 22: 413-422

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