È stata effettuata una sintesi sistematica e quantitativa della associazione tra grave ipoglicemia e rischio di malattia cardiovascolare nelle persone con diabete mellito di tipo 2, ed è stata esaminata la sensibilità della associazione per eventuali confondimenti incontrollati da malattie gravi in comorbidità con un’analisi di bias.
La meta-analisi di studi osservazionali fino a febbraio 2013 ha incluso studi di coorte che hanno valutato l'associazione tra ipoglicemia grave ed eventi cardiovascolari in persone con diabete mellito di tipo 2, escludendo gli studi in ambito ospedaliero, in acuto.
Sono stati selezionati 6 studi con 903.510 partecipanti.
Una grave ipoglicemia è risultata fortemente associata a un più alto rischio di malattia cardiovascolare ( rischio relativo, RR=2.05, P minore di 0.001 ).
La frazione in eccesso di incidenza di malattie cardiovascolari che era attribuibile a grave ipoglicemia ( la frazione attribuibile alla popolazione ) è stata pari all’1.56% ( P minore di 0.001 ).
Nonostante sia stata notata una eterogeneità moderata attraverso gli studi ( I2=73.1%, P=0.002 per eterogeneità ), la maggior parte dei sottogruppi ha mostrato risultati simili in analisi stratificate.
L'analisi di bias ha indicato che una comorbilità grave da sola non può spiegare l'associazione tra ipoglicemia e malattie cardiovascolari; per spiegare questa associazione, la comorbilità grave avrebbe dovuto essere fortemente associata sia alla ipoglicemia grave sia alle malattie cardiovascolari.
In conclusione, i risultati hanno indicato che la forma grave di ipoglicemia è associata a un più alto rischio di malattia cardiovascolare.
Evitare l’ipoglicemia grave può prevenire le malattie cardiovascolari nelle persone con diabete mellito di tipo 2. ( Xagena2013 )
Goto A et al, BMJ 2013; 347: f4533
Endo2013 Cardio2013