Il diabete mellito di tipo 2 è associato a un aumentato rischio per diversi tipi di cancro e a una ridotta sopravvivenza dopo la diagnosi di tumore.
Sono state considerate le ipotesi secondo cui la sopravvivenza dopo una diagnosi di tumore solido è ridotta nei soggetti con diabete mellito, rispetto a quelli senza diabete e che il trattamento con Metformina ( Glucophage ) influenza la sopravvivenza dopo la diagnosi di cancro.
I dati sono stati ottenuti da più di 350 Centri di cura primari in Gran Bretagna in uno studio di coorte retrospettivo.
Tutti gli individui con o senza diabete mellito che hanno sviluppato un tumore primario dopo gennaio 1990 sono stati identificati; i dati sono stati esaminati fino a dicembre 2009.
I soggetti diabetici sono stati ulteriormente stratificati per il regime di trattamento.
Delle 112.408 persone ammissibili, 8.392 ( 7.5% ) avevano diabete mellito di tipo 2.
La mortalità per cancro è risultata aumentata nei soggetti con diabete, rispetto a quelli senza ( hazard ratio, HR=1.09 ).
La mortalità è aumentata nei pazienti con tumore alla mammella ( HR=1.32 ) e alla prostata ( HR=1.19 ), ma è diminuita nel tumore al polmone ( HR=0.84 ).
Quando analizzata secondo la terapia antidiabetica, la mortalità è aumentata, rispetto ai non-diabetici, nei soggetti trattati in monoterapia con sulfoniluree ( HR=1.13 ) o Insulina ( HR=1.13 ), ma si è ridotta nei soggetti in monoterapia con Metformina ( HR=0.85 ).
In conclusione, questo studio ha confermato che il diabete mellito di tipo 2 è associato a prognosi peggiore dopo cancro incidente, ma che l'associazione varia a seconda della terapia del diabete e della localizzazione del tumore.
La Metformina è stata associata a un beneficio di sopravvivenza sia rispetto ad altri trattamenti per il diabete, sia in confronto a una popolazione non-diabetica. ( Xagena2012 )
Currie CJ et al, Diabetes Care 2012; 35: 299-304
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