Ricercatori svedesi hanno valutato se il trattamento con Insulina nei pazienti con diabete di tipo 2 recentemente diagnosticato presentasse dei vantaggi rispetto al trattamento con Glibenclamide, una sulfonilurea.
Lo studio è stato effettuato su 39 pazienti con diabete di tipo 2 con negatività per gli anticorpi anti cellule beta pancreatiche.
I pazienti sono stati assegnati in modo random a ricevere iniezioni di insulina NPH due volte die, o Glibenclamide ( 3,5-10,5 mg/die ).
Dopo 1 anno la risposta al peptide C è risultata aumentata nel gruppo trattato con Insulina, mentre si è ridotta nel gruppo Glibenclamide.
Dopo 2 anni i livelli di insulina a digiuno sono risultati più alti nel gruppo trattato con Insulina che nel gruppo Glibenclamide.
Nel primo anno i livelli di emoglobina glicosilata ( HbA1c ) si sono ridotti in modo significativo in entrambi i gruppi. Nel secondo anno invece sono peggiorati nel gruppo Glibenclamide, ma non nel gruppo trattato con Insulina. ( Xagena_2003 )
Alvarsson M et al, Diabetes Care 2003; 26 :2231-2237
XagenaFarmaci_2003