Il prediabete e il diabete mellito di tipo 2 sono da ritenersi comuni e associati a un profilo metabolico peggiore nei pazienti con steatosi epatica non-alcolica.
Tuttavia, nessuno studio precedente ha sistematicamente valutato questa popolazione.
E' stata studiata la prevalenza e l'impatto metabolico del prediabete e diabete di tipo 2 in 118 pazienti con steatoepatite non-alcolica.
Il gruppo di controllo era composto da 20 soggetti senza steatosi epatica non-alcolica abbinati per età, sesso e adiposità.
Sono stati misurati:
1 ) glicemia, insulina e concentrazione di acidi grassi liberi ( FFA ) durante test di tolleranza al glucosio ( OGTT );
2 ) grasso epatico mediante spettroscopia di risonanza magnetica ( MRS );
3 ) sensibilità all'insulina di fegato e muscoli ( clamp insulinico euglicemico con 3-[3H ] glucosio );
4 ) indici di insulino-resistenza ( IR ) a livello di fegato ( HIRi = produzione di glucosio endogeno x insulina plasmatica a digiuno, FPI ) e tessuto adiposo ( Adipo-IRi = FFA a digiuno x FPI ).
Il prediabete e il diabete mellito di tipo 2 erano presenti nell’85% dei soggetti rispetto al 30% dei controlli ( P inferiore a 0.0001 ), tutti ignari di avere un metabolismo anomalo del glucosio.
I pazienti con steatosi epatica non-alcolica avevano insulino-resistenza a livello di tessuto adiposo, fegato e muscolo ( tutti P inferiore a 0.01-0.001 ).
La sensibilità all'insulina del muscolo e del fegato era ridotta in misura simile nei pazienti con steatoepatite non-alcolica, sia che avessero prediabete o diabete mellito di tipo 2.
Solo la resistenza all’insulina del tessuto adiposo è peggiorata nel diabete mellito di tipo 2, ed è risultata correlata con la gravità dell’insulino-resistenza del muscolo ( r=0.34; P inferiore a 0.001 ) ed epatica ( r=0.57; P inferiore a 0.0001 ) e con la steatosi alla spettroscopia di risonanza magnetica ( r=0.35; P inferiore a 0.0001 ).
In conclusione, i pazienti con steatosi epatica non alcolica possono trarre beneficio dallo screening precoce per il diabete di tipo 2, perché la prevalenza di un metabolismo glucidico alterato è molto più elevata rispetto a quanto apprezzato in passato.
Indipendentemente dallo stato di tolleranza al glucosio, l’insulino-resistenza grave è comune.
Nei pazienti con diabete mellito di tipo 2, l’insulino-resistenza del tessuto adiposo sembra giocare un ruolo importante nella gravità della steatosi epatica non-alcolica. ( Xagena2012 )
Ortiz-Lopez C et al, Diabetes Care 2012; 35: 873-878
Endo2012 Gastro2012