Uno studio ha valutato la relazione tra emoglobina glicosilata ( HbA1c ) e la terapia ipoglicemizzante intensificata nei pazienti con diabete mellito ricoverati per infarto miocardico acuto ( IMA ).
L’HbA1c è stata misurata come parte degli esami di routine ( HbA1c clinica ) o in laboratorio ( HbA1c di laboratorio, risultati non-disponibili per i medici ).
Su 1.274 pazienti, 886 ( 70% ) presentavano HbA1c clinica e un ulteriore 263 aveva A1c misurata in laboratorio.
Nel complesso, l’emoglobina glicosilata era inferiore a 7% in 419 ( 37% ), compresa tra 7 e 9% in 415 ( 36% ), e superiore a 9% in 315 pazienti ( 27% ).
L’intensificazione si è verificata nel 31% dei pazienti ed era più frequente nei pazienti con HbA1c clinica sia prima ( 34 vs 24%, P inferiore a 0.001 ) sia dopo aggiustamento per variabili multiple ( rischio relativo, RR=1.34 ).
In conclusione, il controllo glicemico nel lungo periodo è scarso nella maggior parte dei pazienti con infarto miocardico acuto con diabete mellito, ma solo una minoranza di pazienti si sottopone a terapia ipoglicemizzante intensiva al momento della dimissione.
La valutazione dell’emoglobina glicosilata in ambito ospedaliero è fortemente associata con l'intensificazione della terapia ipoglicemizzante. ( Xagena2012 )
Joshua M et al, Diabetes Care 2012; 35: 991-993
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